Marina Quintavalle è una giovane artista milanese classe 1984, dotata di un’abilità tecnica non comune, che le permette di rivolgersi a differenti soggetti, che possono essere paesaggi o figure umane, sapendo ben utilizzare anche tecniche diverse. Se in certi paesaggi infatti la pennellata è ampia e il tocco impressionista, in altri il tratto diventa nitido e preciso, dando vita a lavori che sfociano quasi nell’iperrealismo. Quello che rappresenta la Quintavalle proviene dalla realtà come dalla fantasia. Si tratta di lavori perlopiù commissionati, che hanno a che vedere con la ritrattistica, la musica e il cinema.
Interessanti sono i quadri dedicati ai Led Zeppelin o a Batman, dove la Quintavalle dimostra di trovarsi a suo agio sia nel disegno che nell’uso del colore, offrendo a queste figure una certa freschezza e vitalità, un certo spessore che ci fa comprendere come l’artista non sia attenta soltanto al lato meramente estetico, cercando invece di iniettare nei protagonisti dei suoi dipinti personalità e dinamicità.
Altra opera che ci colpisce è l’uomo che unisce i palmi delle mani come fosse in preghiera. Si tratta dell’imprenditore Davide Cuccato, vestito con una camicia nera, che, in piedi, tiene lo sguardo rivolto verso il basso.
La Quintavalle (non nuova a dipingere personaggi noti, come è avvenuto anche per Alfonso Signorini) riprende il soggetto in un determinato istante della sua giornata, in questo determinato caso mentre l’uomo si trova in atto di pregare.
I suoi dipinti divengono dunque delle istantanee che vogliono cogliere l’immediato, quel preciso frangente in cui l’azione è in svolgimento, cosa che arricchisce queste opere di dinamismo e anche di mistero.